Il Passaggio del testimone nello studio professionale

Uno dei problemi a cui prima o poi uno studio professionale deve fare fronte è il passaggio del testimone.

Un percorso inevitabile per molte attività, ognuna delle quali si scontra con diverse difficoltà legate all’attitudine, l’organizzazione e le prospettive della vecchia contro la nuova generazione.

L’uscita di uno o più titolari dalla scena, significa la necessità di colmare quelle competenze che per anni hanno portato avanti lo studio. Ma non solo, infatti bisogna attuare un processo che non lascia niente al caso, riassegnando ruoli, responsabilità e formando con nuove skills.

Sicuramente un percorso che deve essere sviluppato negli anni con la consapevolezza dell’evoluzione che sta travolgendo gli studi.

Identifichiamo 3 fasi principali

La Preparazione

Partendo da uno studio organizzato, è giusto pensare che ad ogni mansione lasciata corrisponde una serie di conoscenze ed esperienze accumulate negli anni che devono essere colmate. Il primo passo è quindi capire se le persone designate hanno le competenze per coprire i futuri ruoli. Oltre a questo, grasp step, è utile focalizzarsi sulla formazione e acquisizione di diverse competenze per rendere il passaggio più fluido e sereno possibile. Uno dei consigli più pratici è quello di organizzare un passaggio/condivisione di valore con tutti i collaboratori dello studio, al fine che il lavoro svolto sia soprattutto materiale di crescita.

La valutazione

Oltre alle competenze strettamente professionali, il titolare o i titolari dello studio devono incorrere in valutazioni di tipo attitudinali in base a quelle che sono le prospettive dello stesso. Scegliere quindi i professionisti abili di supportare le responsabilità dei vertici dello studio. In questo caso le competenze strettamente legate ai servizi dello studio vanno in secondo piano. Infatti è necessario capire quali membri hanno la lungimiranza di prendere le giuste decisioni, con il timing corretto.

Sia per gli sviluppi della professione sia per il futuro dello studio sono da considerare le differenze tra generazioni, ognuna ha i suoi pregi e difetti, baby boomers, generazione X e Y. A questo punto in molti casi è inevitabile incombere in un problema decisionale, la scelta del successore. Nei casi in cui la scelta degli “eredi” può essere influenzata da un erede naturale o uno familiare. Sicuramente l’obiettivo è quello di non lasciare il malcontento nei collaboratori dello studio, per assicurarsi un sereno proseguimento dell’attività.

La Fidelizzazione

Durante gli anni investire risorse e tempo per la formazione “delle nuove leve” è l’auspicio di un ritorno sia nel breve che nel lungo periodo. Il capitolo più impegnativo ruota attorno alle strategie per fidelizzare la giovane risorsa, affinché una volta istruita e valutata positivamente non lasci lo studio provocando così una dispersione di risorse, umane ed economiche.

Il rischio si aggrava se consideriamo la possibilità che egli vada a prestare attività presso uno studio concorrente. Come possiamo quindi fidelizzare le risorse? Il trasferimento e la condivisione delle risorse può essere uno dei primi pensieri. In aggiunta sarebbe da considerare il valore più umano con la cura del rapporto per tutti i collaboratori, quello che potrebbe essere tradotto banalmente con “prendersene cura” prima di essere professionisti siamo umani. Non deludere le le aspettative e soprattutto non crearne di false.

 Molti studi per attuare un passaggio privo di attriti si rivolgono a professionisti che trattano la materia delle dinamiche interne organizzative della professione. Il team di intuitus conta tra i migliori professionisti, quali, grazie alle esperienze accumulate hanno già affrontato e risolto, “passaggi di testimone” difficili e generatori di tensioni.

Per riceve maggiori informazioni consulta la sezione “Affiancamento” del nostro sito.